05/11/2017 ESSERE GENITORE: MISSIONE POSSIBILE
La storia.
Simonetta e Gianni sono sposati da alcuni anni. Dalla loro unione sono nati Mirko, che dal corrente anno scolastico ha iniziato a frequentare il primo anno del liceo cittadino, e Giada, una bambina dolce, dolce ma assai timida che spesso ha bisogno dell’incoraggiamento di mamma e papà. Mirko non sempre collabora con i genitori nell'aiutare la sorellina, ma, anche se non lo dimostra, le vuole molto bene.
La vita famigliare procede senza intoppi, i genitori lavorano e con l’aiuto dei nonni riescono a non lasciare troppo soli i figli, che dal canto loro si sono adeguati alla situazione. Mirko, in particolare, si è sempre dimostrato un eccellente studente, tanto da non dare mai alcuna preoccupazione ai genitori in questo comparto. Giada, al contrario, causa la sua estrema timidezza, è spesso in difficoltà a scuola e, nonostante le attenzioni delle insegnanti della scuola primaria che sta frequentando, non riesce ad ingranare e ad integrarsi all'interno della classe. Questo fatto preoccupa molto i due genitori che si sono imposti, nonostante il poco tempo di cui dispongono per la cura dei figli, di ritagliare almeno un paio d’ore al giorno durante le quali si consacrano totalmente ai figli, ma in particolare a Giada che sembra avere in questo specifico contesto temporale maggior bisogno di attenzioni.
Un giorno di fine autunno i due genitori ricevono una comunicazione dalla scuola di Mirko che li invita a presentarsi all'insegnante rappresentante del corpo docente.
I due si recano a scuola e ascoltano con inquietudine la relazione del professore che illustra loro la preoccupante situazione scolastica di Mirko: da oltre un mese il rendimento del loro figliolo è calato in modo considerevole e al momento si trova all'ultimo posto nella graduatoria degli studenti della classe. I due genitori esprimono ragionevoli perplessità, affermando che Mirko si è sempre dimostrato uno studente brillante, quasi il migliore della classe; i due chiedono all'insegnante se anche i due amici di Mirko, che hanno frequentato con lui la scuola secondaria inferiore e che sono iscritti ora alla stessa classe del figlio, si trovano in difficoltà. Il docente, pur confermando di non poter fornire particolari su studenti estranei per parentela, dichiara che i due compagni stanno ottenendo discreti risultati. I due genitori ringraziano il docente per aver fornito loro le informazioni sul figlio e se ne tornano a casa. Durante il viaggio di ritorno nessuno dei due ha il coraggio di parlare. A casa preparano la cena, sistemano la cucina e poi se ne vanno a dormire. A letto con la luce spenta Gianni e Simonetta si confidano le loro preoccupazioni …..
I gruppi hanno concluso la storia nei seguenti modi:
Sono consapevoli che probabilmente la carenza del figlio sia dovuta alla troppa ed esclusiva attenzione dei genitori verso la sorella. Decidono, quindi, di dare più attenzione anche al figlio e di cercare di coinvolgerlo in qualche attività rivolta solo a lui in modo di farlo sentire "importante"e valorizzarlo affinché si senta considerato e amato
Prima cercano la causa del problema nella realtà esterna: Mirko ha incontrato nuove compagnie? però si fanno delle domande anche sul fatto di aver trascurato Mirko a favore di Giada. Può essere che la nuova scuola abbia creato delle difficoltà a Mirko e nel momento del bisogno loro erano assenti? Simonetta e Gianni concordano, allora, di riprendere a seguire Mirko, di dedicargli le attenzioni che un figlio si aspetta. Così si potrà instaurare un dialogo che permetterà di capirlo cosa passa nella mente di Mirko
L'indomani i genitori parlano a Mirko, così capiscono che il repentino declino scolastico è dovuto al passaggio traumatico dalle medie alle superiori, influenzando il comportamento del giovane. Poi c'è la sorella che viene seguita un po' di più. I genitori decidono, quindi, di dedicare più tempo anche a Mirko chiedendogli di essere partecipe esponendo i propri problemi ed ascoltando di più.
Al risveglio i genitori decidono di organizzare una giornata intera dedicata alla famiglia. Si confrontano con Mirko sui problemi riscontrati a scuola e analizzare con lui quali potrebbero essere i motivi. Il ragazzo ammette il periodo difficile a scuola legato al passaggio alla scuola superiore e alla sua difficoltà e non condividere con nessuno i suoi problemi visto che la maggior parte delle attenzioni sono rivolte a Giada. I genitori si rendono conto di aver dato per scontato che Mirko potesse essere sempre un bravo studente e decidono di dedicare lo stesso tempo e le stesse attenzioni ad entrambi i figli. Si propongono di creare più spesso eventi che coinvolgono tutta la famiglia.
Preoccupazioni:
Adolescenza:
nuove compagnie
Affettività (prima cotta)
Gelosia verso la sorella: vuole attirare l'attenzione
il modo con cui trascorrono il tempo è più da bambini e gli va stretto
Azioni:
parlare al ragazzo ma non in modo drammatico
dialogo fra genitori, superare l'imbarazzo per non essersi accorti del problema
se il figlio non si apre ma minimizza, gli si dia fiducia e nel tempo dedicato ai figli dividersi e cercare di accompagnarlo nelle sue passioni
Epilogo:
Mirko capisce l'impegno e "ingrana"
i genitori concordano nella necessità del dialogo
sono escluse le azioni disciplinari
viene dedicato tempo e tentativi di accompagnamento
.....
un anno dopo.....il figlio è in comunità e la coppia, date le premesse, è al limite della separazione
Simonetta e Gigi soli si ritrovano nella loro stanza e si accorgono che se sono arrivati a questo punto la responsabilità è da attribuire anche all'assenza di dialogo tra loro due. Mirko ha inviato loro un messaggio di protesta chiaro e una richiesta di attenzione. La soluzione che decidono di adottare è il dialogo in famiglia durante la cena del giorno dopo, parlando chiaramente ai figli e dedicando più tempo a Mirko chiedendogli cose sulla sua quotidianità che finora avevano trascurato. Decidono di affidare al ragazzo nuove responsabilità legate alla vita famigliare. Decidono, inoltre, di dedicare più tempo alla famiglia anche in maniera ludica e spensierata facendo qualche gita domenicale tutti insieme o andando a mangiare una pizza o al cinema. Inoltre il padre si ripromette di dedicare del tempo a Mirko portandolo con sé durante delle uscite cameratesche.